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Mantenere in salute gli impianti dentali: consigli utili

Nella grande maggioranza dei casi un impianto dentale può durare molti anni, se non tutta vita.


Da numerose ricerche scientifiche e follow up emerge che la durata media di un impianto si aggira intorno ai 10-15 anni. Più precisamente, è dimostrato come il 93-98% degli impianti dentali risulti funzionante anche dopo 10 anni.


In realtà, però, un impianto può durare per molto più tempo, se mantenuto in salute seguendo i consigli che daremo nei prossimi paragrafi.

Le situazioni che possono però mettere a rischio la sua longevità sono: Insufficiente igiene orale che favorisce l’insorgenza di mucosite e perimplantite. Carenza di controlli professionali della salute degli impianti e della salute parodontale dei denti di tutta la bocca. Scarsa qualità (in termini di densità e/o di irrorazione sanguigna) dell’osso, che può causare un’insufficiente stabilità dell’impianto. Mancanza di osteointegrazione della vite di titanio. Eccessivo carico masticatorio nei giorni successivi al posizionamento implantare. Scorretta pianificazione dell’intervento, per esempio non rispettando i tempi biologici di guarigione dell’osso dopo l’estrazione del dente perso. Alcune condizioni genetiche che predispongono a malattie gengivali in grado di minacciare la salute degli impianti.


Possibili complicanze a cui può andare incontro un impianto.

Le possibili complicanze a cui può andare incontro un impianto sono:

  1. La mancata osteointegrazione: un fallimento biologico che si può verificare nei primi tempi dopo l’inserimento dell’impianto. E’ causata dall’insufficiente integrazione della superficie dell’impianto nell’osso circostante.

  2. Mucosite e Perimplantite: sono le malattie che colpiscono la gengiva e l’osso che circondano l’impianto. La mucosite si manifesta con l’infiammazione, quindi sanguinamento, rossore, gonfiore, possibile dolore e presenza di pus della gengiva attorno all’impianto. Se trascurata può sconfinare in perimplantite, patologia in cui l’infezione raggiunge anche l’osso in cui è inserito l’impianto.

  3. Mobilità dell’impianto e successiva rimozione: se la perimplantite non viene diagnosticata e trattata in tempo, si assiste alla progressiva riduzione dell’osso attorno all’impianto, che porta prima alla sua mobilità e in seguito alla rimozione dell’impianto stesso.


Quando un impianto dentale fallisce nel breve periodo.

Anche se rari, i casi di fallimento dell’impianto nel breve periodo esistono. Da sfatare è la credenza secondo cui il fallimento di un impianto possa essere attribuito ad un rigetto: il titanio e le altre leghe impiegate per realizzare gli impianti, infatti, non possono determinare alcuna intolleranza o allergia.

Il successo dell’impianto dipende molto dall’osteointegrazione dello stesso, se questa non si innesca l’impianto non si lega saldamente all’osso e l’unica soluzione è la rimozione.



Cosa fare e non fare al fine di mantenere a lungo un impianto in salute.

Ecco alcuni consigli per contrastare i nemici degli impianti dentali, nella vita di ogni giorno: igiene e buone abitudini sono le parole d’ordine.



1) Attenta igiene quotidiana domiciliare La pulizia degli impianti dentali deve essere costante ed accurata. Lavare i denti dopo i pasti e utilizzare sempre e correttamente scovolino e filo interdentale sono gli unici modi per impedire che il biofilm batterico si accumuli e trasformi in placca. Gli spazzolini più indicati per la pulizia di un impianto sono quelli con setole morbide (per non irritare la gengiva che circonda l’impianto) e possono essere sia manuali che elettrici.


2) Non fumare Il fumo riduce l’apporto sanguigno alle gengive e questo ne minaccia la salute, con effetti indesiderati anche sugli impianti dentali. L’abitudine al fumo compromette il successo dell’impianto sia nella fase iniziale, ostacolando il processo di osteointegrazione, sia nel lungo periodo, predisponendo alle malattie perimplantari che colpiscono la gengiva e, successivamente, l’osso nel quale l’impianto è inserito.


3) Controlli e mantenimento professionale continui L’ultima, importantissima, arma per mantenere in salute gli impianti dentali è quella di sottoporsi con regolarità ai controlli odontoiatrici e di non saltare le sedute di igiene professionale. Infatti, per quanto l’igiene a casa possa essere impeccabile, attraverso gli strumenti dell’igienista e del parodontologo siamo in grado di raggiungere le zone più nascoste e quindi difficili da raggiungere con spazzolino e scovolino. Inoltre, è scientificamente provato che trascurare la salute parodontale degli elementi dentari possa influire negativamente sulla salute degli impianti. In Studio Sicor ci prendiamo cura degli impianti dentali dei nostri pazienti per mantenerli sani e in funzione nel tempo.




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